Filippi

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Filippi
Φίλιπποι
Cartina della Grecia che mostra la posizione della città di Filippi.
CiviltàCiviltà greca
UtilizzoCittà
EpocaIV secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera della Grecia Grecia
ComuneKavala
Mappa di localizzazione
Map
Modifica dati su Wikidata · Manuale
Coordinate: 41°00′43.46″N 24°17′04.47″E / 41.012072°N 24.284576°E41.012072; 24.284576
 Bene protetto dall'UNESCO
Sito archeologico di Filippi
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(iii)(iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2016
Scheda UNESCO(EN) Archaeological Site of Philippi
(FR) Scheda
Manuale

Filippi (in greco antico: Φίλιπποι?, Phílippoi) è un'antica città della Macedonia e non distante dal mare Egeo, facente parte attualmente del comune di Kavala (fino al 2010 all'ex comune di Filippoi).

Storia

Sorge sul sito dell'antica Crenides e prese il nome dal re Filippo II di Macedonia, che la fece ingrandire e fortificare nel 356 a.C. per farne un centro minerario. Fu conquistata dai Romani nel 168 a.C.. Nell'ottobre del 42 a.C. fu teatro della famosa battaglia di Filippi, decisiva tra le truppe di Ottaviano e Antonio contro quelle degli uccisori di Giulio Cesare, Bruto e Cassio, che furono sconfitti; Ottaviano, divenuto successivamente Augusto, la elevò al rango di colonia.

La città di Filippi ebbe un notevole ruolo nei primi secoli del Cristianesimo; essa fu la prima città d'Europa ad essere evangelizzata da san Paolo, che alla comunità di Filippi indirizzò una delle sue epistole, la lettera ai Filippesi; anche sant'Ignazio di Antiochia e san Policarpo di Smirne indirizzarono alla chiesa locale alcuni dei loro scritti[1].

Fu un centro importante anche in epoca bizantina; fu occupata dai Latini durante la IV crociata e fu in seguito abbandonata.

Attualmente il sito è registrato nella lista del patrimonio dell'umanità (UNESCO, 2016).

Ci rivedremo a Filippi

(GRC)

«[…] Ὄψει δέ με περὶ Φιλίππους.»

(IT)

«[…] E mi vedrai presso Filippi.»

(Plutarco, Vita di Bruto, 36, 4)

(EN)

«Ghost. To tell thee thou shalt see me at Philippi.»

(IT)

«Spett. Dirti che mi rivedrai a Filippi.»

(William Shakespeare, Giulio Cesare, Atto IV)

L'espressione popolare "ci rivedremo a Filippi" è usata per significare che prima o poi si arriverà alla resa dei conti e presagio di avverso destino; deriva dalle Vite parallele di Plutarco e successivamente ripresa letterariamente nel IV atto del Giulio Cesare di William Shakespeare laddove il fantasma di Giulio Cesare apparso a Bruto si rivolge con quelle parole, presagio della futura sconfitta, alle quali Bruto risponde "là ti rivedrò".

Galleria d'immagini

  • Iscrizione del vescovo Porfirio nella Basilica di San Paolo.
    Iscrizione del vescovo Porfirio nella Basilica di San Paolo.
  • Rovine della città.
    Rovine della città.
  • La Basilica B.
    La Basilica B.

Note

  1. ^ «FILIPPI». In: Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Vol. XXIV, pp. 273-4 (on-line)

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Collegamenti esterni

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