Botte napoleonica

Botte Napoleonica
La botte napoleonica nel 1940 circa
Tipoidraulica
StatoBandiera dell'Italia Italia
Localizzazionevia Finalese Bondeno (Ferrara)
Coordinate44°52′58.51″N 11°24′48.42″E44°52′58.51″N, 11°24′48.42″E
GestoreConsorzio della bonifica Burana
Lunghezza0,120 km
Attraversafiume Panaro
Traffico44 m³/s
Nº di canne2
Diametro4,2 m
Inizio dei lavori1811
Apertura25 febbraio 1899
Mappa
Sito webwww.bottenapoleonica.com
Modifica dati su Wikidata · Manuale

La botte napoleonica è un imponente manufatto idraulico realizzato nel XIX secolo, al fine di far defluire le acque di scolo della bassa pianura modenese, mantovana e ferrarese convogliate nel canale di Burana direttamente nel mar Adriatico, passando al di sotto del fiume Panaro, bypassando in tal modo anche il Po[1].

Storia

Antonio Benini, Allegorica inaugurazione della Bonifica di Burana (Pinacoteca civica "Galileo Cattabriga", Bondeno)

Progettata all'inizio degli anni 1800 durante il periodo napoleonico del Regno italico, da cui il nome dell'opera idraulica, venne realizzata nel 1811-1813 per decreto di Napoleone I[2], ma a causa di vicissitudini varie venne inaugurata solo il 25 febbraio 1899, al completamento del piano generale di bonifica della zona[3].

La botte napoleonica giocò un ruolo fondamentale per evitare le disastrose inondazioni dei fiumi Secchia e Panaro che devastarono l'economia rurale della bassa modenese nella seconda metà del XIX secolo[4], oltre a portare un notevole incremento delle condizioni di salubrità degli ambienti paludosi della bassa pianura padana centrale.

La struttura della botte, con in primo piano la scala idrometrica, durante i lavori di impermeabilizzazione

Di fondamentale importanza nell'evoluzione della funzione della struttura è stato l'intervento di restauro iniziato nel mese di maggio 1987, a seguito di riscontrate fuoriuscite di aria nelle acque del fiume Panaro in corrispondenza dell'attraversamento della Botte Napoleonica, notate già dall'estate 1983. Questo radicale intervento di ristrutturazione, della durata di un anno, ha compreso un restauro e impermeabilizzazione delle mura e della superficie esterna delle canne, e la fondamentale aggiunta di una controcanna in calcestruzzo armato, che garantisce ad una struttura lesionata in vari punti una rinnovata solidità, per assolvere in pieno alla sua funzione.

  • La Botte nel 1983
    La Botte nel 1983
  • Interno della botte con lesioni della volta
    Interno della botte con lesioni della volta
  • Aggiunta della volta in calcestruzzo armato
    Aggiunta della volta in calcestruzzo armato
  • Controcanna in calcestruzzo armato ultimata
    Controcanna in calcestruzzo armato ultimata

Singolare è che la Botte presenti, sotto una coltre di terra ed acqua, un duplice interesse: uno di carattere storico, essendo stata concepita ai primi del secolo XIX, e l'altra di carattere ingegneristico, per la sua funzione tuttora in essere .[5]

Caratteristiche

Bondeno e la botte napoleonica negli anni 1950

La botte napoleonica è costituita da una botte sifone composta da due canne lunghe 99 metri, alte 2,68 metri, larghe 4,20 metri ognuna ed inclinate dello 0,35%, collocate al di sotto del letto del fiume Panaro. Dopo il restauro del 1988 ogni canna ha subito un restringimento con la costruzione di una controcanna interna in calcestruzzo armato avente spessore di 30 cm. La portata complessiva è di circa 44 m³ d'acqua al secondo. Il funzionamento della botte sifone avviene per gravità grazie al principio del sifone invertito.

Da entrambi i punti di sbocco delle canne sono stati edificati due edifici con frontale in stile dorico-romanico muniti di timpano. All'interno di ogni edificio vi sono delle paratie che consentono di ispezionare il deflusso idrico.

Note

  1. ^ La Botte Napoleonica è risorsa idraulica, in La Nuova di Ferrara, 23 marzo 2016.
  2. ^ Giorgio Dell'Arti, A Bondeno, presso Ferrara, si apre la botte sotto Panaro, su cinquantamila.it. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2018).
  3. ^ Istituto di Storia Contemporanea, I centri urbani: Bondeno, su Ottocento ferrarese.
  4. ^ Consorzio interprovinciale per la bonifica di Burana, su SIUSA, MiBAC.
  5. ^ Sergio La Sorda, Botte Napoleonica storia geografia e idraulica.

Bibliografia

  • Angela Ghinato, La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Bondeno: viaggio nell’archivio, in Le opere e i giorni. 125º anniversario della Società di Mutuo Soccorso di Bondeno, Ferrara, Liberty house, 1996.
  • Daniele Biancardi e Franco Cazzola (a cura di), Acque e terre di confine. Mantova, Modena, Ferrara e la bonifica di Burana. Studi nel centenario dell’apertura della Botte napoleonica, Ferrara, Cartografica, 2000.
  • Angela Ghinato, Comune di Bondeno e Archivio di Stato di Ferrara (a cura di), Le terre di Bondeno nelle carte dei periti agrimensori ferraresi (1583-1890), Ferrara, Cartografica, 2002.
  • Sergio La Sorda, Botte napoleonica: storia, geografia e idraulica. Curiosità illustrate e scoperte di interesse culturale, cronaca di un restauro raccontata dai diretti protagonisti, Bondeno, Associazione culturale "L'acqua napoleonica", 2015, ISBN 978-88-97877-39-4, SBN IT\ICCU\RAV\2048734.

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Botte napoleonica

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su bottenapoleonica.com. Modifica su Wikidata
  Portale Emilia
  Portale Ingegneria